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L’ allarme dei geologi: si consuma troppo suolo serve subito una legge per impedire il disastro

Una cementificazione sregolata con fabbricati, strade e altre infrastrutture al posto di boschi, foreste, terreni e verde urbano: dagli anni Cinquanta ad oggi il consumo di suolo in Italia è aumentato del 180%. La denuncia arriva da Domenico Angelone, del Consiglio nazionale dei geologi, in occasione della 49esima “Giornata mondiale della terra” celebrata ieri. Una trasformazione della superficie naturale, quella stimata dai geologi, a cui hanno contribuito oltre all’ opera costruttrice dell’ uomo, anche i cambiamenti climatici, il dissesto idro-geologico, l’ inquinamento atmosferico e il degrado ambientale che quasi sempre l’ accompagna. «Ma il nostro Paese attende da tanti anni una legge per il suo contenimento» accusano i geologi. Si tratta comunque di un’ emergenza che riguarda il resto del pianeta dove più del 75% del suolo risulta «estremamente degradato». Inoltre, entro il 2050 il fenomeno potrebbe coinvolgere addirittura il 95% della superficie totale del globo terrestre. «E dobbiamo fare i conti anche con l’ allarme deforestazione – sostiene Angelone – perché ogni anno perdiamo 13 milioni di ettari di foresta e se non cominciamo a fare qualcosa nel concreto, entro il 2050 ne scompariranno oltre 230 milioni di ettari». E, ancora, per comprendere la gravità della situazione, basta ricordare una ricerca dell’ Ispra secondo la quale «ogni due ore in Italia scompare una porzione di suolo grande quanto piazza Navona: una media giornaliera di 15 ettari per un totale di 52 chilometri quadrati nel 2017». In quell’ anno è andato perso il 7,65% del territorio nazionale. Bisogna fare qualcosa, e al più presto. L'”allarme suolo” coinvolge anche l’ agricoltura. La Coldiretti denuncia che nel 2018 in Italia sono andati persi più di 100 mila ettari coltivati. Secondo l’ ordine dei geologi «siamo ancora troppo legati ai combustibili fossili e ancora troppo poco alle fonti di energia rinnovabile, dovremmo quindi ridurre drasticamente le emissioni di CO2 per salvaguardare il nostro ecosistema e sfruttare le energie alternative, come per esempio – propone – la geotermia quale fonte energetica rinnovabile ed ecosostenibile: grazie ad essa si potrebbe soddisfare il 50% dei nostri consumi energetici». Nella salvaguardia dell’ ambiente siamo, come Paese, tra gli ultimi anche a livello europeo: sono 17, infatti, le procedure di infrazione avviate dall’ Unione europea a carico dell’ Italia per sospetta violazione delle norme ambientali, la maggior parte delle quali legate alle discariche abusive, alla gestione dei rifiuti e al mancato trattamento delle acque reflue urbane. Quest’ anno l'”Earth Day”, evento internazionale che ha preso il via nel 1969 dopo il disastro causato dalla fuoriuscita di petrolio dal pozzo della Union Oi al largo di Santa Barbara, in California, è dedicata alla protezione delle specie animali minacciate di estinzione. Ma resta un’ occasione di dibattito anche sull’ uso delle risorse ambientali. Legambiente punta l’ attenzione, con una campagna di sensibilizzazione, sulla tutela delle tartarughe marine. (Fonte: Avvenire)